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I Misteri di Trapani: l’anima della Settimana Santa

Apr 12, 2025 | Trapani e dintorni

I Misteri di Trapani: l’anima della Settimana Santa in Sicilia

Se c’è un evento che davvero ti entra nel cuore e ti fa sentire parte di qualcosa di antico e profondo, è la Processione dei Misteri di Trapani. Non è solo una manifestazione religiosa: è un racconto vivo, lungo quasi 24 ore, che ogni anno, il Venerdì Santo, attraversa la città e il tempo. Una tradizione che va avanti da secoli e che, credimi, se hai la fortuna di vederla almeno una volta, ti resta dentro per sempre.

Un viaggio che inizia nel ‘600

La storia dei Misteri affonda le sue radici nel Seicento, quando la dominazione spagnola portò in Sicilia questa usanza di rappresentare, attraverso statue e processioni, la Passione di Cristo. A Trapani prese forma in modo particolare: 18 gruppi scultorei, più due simulacri, realizzati dalle botteghe artigiane locali con materiali poveri – legno, tela e colla – ma con un’incredibile maestria.

Inizialmente la processione era curata dalla Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, poi da quella di San Michele Arcangelo, ma col tempo venne affidata alle maestranze locali, le corporazioni di artigiani, che ancora oggi sono custodi di ciascun gruppo. Oggi, l’organizzazione è in mano all’Unione Maestranze, un’associazione che si occupa di tutto, dalle prove alla logistica.

Il Venerdì Santo: una città che respira all’unisono

Il Venerdì Santo, alle 14:00 in punto, la chiesa delle Anime del Purgatorio spalanca il suo portone barocco. Inizia così la lunga processione: i Misteri vengono portati in spalla dai “massari” o da volontari, accompagnati da bande che suonano struggenti marce funebri. Il ritmo è lento, quasi danzato – si chiama “annacata” – ed è ipnotico. Ogni passo è un omaggio, ogni nota un’emozione.

Il corteo si snoda per tutta la città, attraversando vie, piazze, quartieri. Di giorno è un’esperienza intensa, ma è di notte che Trapani diventa magica. Le luci fioche, il suono dei tamburi in lontananza, le “ciaccole” (i caratteristici battiti secchi delle nacchere lignee), e la folla raccolta in silenzio: sembra di camminare in un sogno sospeso nel tempo.

Il sabato: emozione allo stato puro

Quando all’alba i gruppi rientrano verso la chiesa del Purgatorio, l’atmosfera è carica di una tensione emotiva difficile da descrivere. C’è chi ha seguito l’intera processione senza mai abbandonarla, chi è tornato apposta per l’ultima parte. L’entrata dei gruppi in chiesa, uno ad uno, è un crescendo. Le bande suonano, la gente piange, prega, applaude. Le “annacate” finali, il colpo secco dell’ultima ciaccola, e poi il portone che si chiude lentamente. Finisce tutto così, tra la cera a terra e gli occhi lucidi. Il giorno dopo è Pasqua.

Le altre processioni: le “Madri Pietà”

Ma non c’è solo il Venerdì Santo. Anche il Martedì e il Mercoledì della Settimana Santa a Trapani sono giorni speciali. Le processioni delle due “Madri Pietà” – la Pietà dei Massari e la Pietà del Popolo – sono più intime ma altrettanto suggestive. Due simulacri, due storie, due cammini che anticipano il grande giorno dei Misteri.

Consigli da local per viverla al meglio

  • Vestiti comodo: sarai in giro per ore, magari fino all’alba. Scarpe buone, giacca leggera ma calda.

  • Segui la notte: è la parte più intensa, meno turistica, più vera.

  • Mangia come un trapanese: pane cunzato a mezzanotte, magari al volo in via Fardella o nei vicoli del centro.

  • Stai in silenzio: la processione non è uno show. È sentimento. Rispetto.

  • Fermati a guardare, non solo a fotografare: lasciati toccare dalla lentezza, dal ritmo. Ti sorprenderà.

  • Visita la Chiesa del Purgatorio prima della processione: i gruppi sono esposti tutto l’anno, e vederli da vicino ti aiuterà a capirne il significato durante la processione.

Perché non puoi perderla

La Processione dei Misteri è uno degli eventi religiosi più lunghi e intensi d’Europa, ma è anche molto di più. È identità, è comunità, è arte popolare che resiste al tempo. Non è perfetta, non è spettacolare in senso turistico. Ma è vera. E quando ti trovi lì, tra la folla, col cuore che batte al ritmo dei tamburi, lo capisci: Trapani in quei momenti non la vedi, la vivi.


Vuoi viverla anche tu?

Scrivici e ti aiutiamo ad organizzare la tua Pasqua a Trapani: dove dormire, dove mangiare, dove metterti per goderti al meglio ogni istante della processione. Con noi non sarai solo uno spettatore: ti faremo sentire parte della città.